giovedì 30 luglio 2015

Maria che scioglie i nodi

Un pò di storia

La devozione alla Madonna che scioglie i nodi ( knotenlòserin ) nasce in Germania, e precisamente in Baviera, attorno al 1700 dopo che il nobile Wolfang Langenmantel in procinto di separarsi dalla moglie Sofia, per l'intercessione di Maria e l'aiuto di un sacerdote gesuita, vede salvato il suo matrimonio.

Suo nipote Hieronymus Ambrosius Langenmantel, canonico del monastero di San ( Sankt?) Peter, conosciuta la vicenda del nonno, incaricò il pittore Johann Georg Melchior Schmidtner di dipingere il quadro ora famoso in tutto il mondo.

Così nella chiesa romanica di St. Peter di Augustburg, l' Augusta degli antichi Romani, è possibile ammirare la tela che raffigura Maria, con uno spicchio di luna sotto i piedi mentre schiaccia la testa a un serpente, simbolo del male, pure lui annodato nelle spire

E' chiaro il riferimento alla profezia descritta dal libro della Genesi " Il Signore Dio disse al serpente: Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno" (Gen 3, 14 - 15).
In alto aleggia una colomba, simbolo dello Spirito Santo. Accanto a Maria, vestita di rosso con un manto blu che svolazza attorno alle spalle, stanno due angeli.
Quello a destra di chi osserva la tela, regge un nastro tutto annodato e aggrovigliato; quella a sinistra un nastro ormai liscio e senza nodi. Il nastro passa nelle sottili mani di Maria che, in atteggiamento pensieroso, scioglie i nodi. Diversi angioletti osservano curiosi la scena.
Nel bordo inferiore della tela, l'arcangelo Raffaele prende per mano Tobia nel suo viaggio in cerca di Sara che diventerà sua moglie.
Nella interpretazione originale i diversi nodi, rappresentano: il dolore, la tristezza, l'abbandono, la solitudine, la mancanza di speranza. 
Purtroppo i nodi possono essere anche altri e di numero maggiore.
Ognuno poi ha i suoi; a volte ben visibili; a volte nascosti e questi sono i più dolorosi.

Jorge Mario Bergoglio, sacerdote gesuita, a metà degli anni ottanta del secolo scorso, mentre si trovava in Germania per il dottorato, entrò a pregare nella chiesa di St. Peter; ne restò folgorato.
Da quel momento fece sua la devozione alla Madonna che scioglie i nodi e, tornato in Argentina la fece conoscere alla sua gente. Una riproduzione del quadro di Augustburg venne collocato nella chiesa di San José del Talar al centro di Buenos Aires. Qui padre Bergoglio, diventato nel frattempo cardinale e arcivescovo della città, veniva spesso a pregare.

Eletto papa Francesco, la devozione la portò a Roma e da qui ora si è diffusa in tutto il mondo, Valtellina e Valmalenco compresi (http://www.parrocchia-chiesavalmalenco.so.it).

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