MARIA SS. REGINA DELLA PACE



Maria, “Madre e Regina della Pace”,
dimorando nella pace, la partecipa

Molto importante è il legame tra il Cuore immacolato, la pace e la maternità divina ed universale di Maria. Infatti, la pace scaturita dal Cuore immacolato di Maria è la condizione fondamentale per la realizzazione della sua maternità. La stretta relazione tra Maria e la pace è stata codificata dalla Chiesa ed in particolar modo da Giovanni Paolo II.
In occasione della Recita dell’Angelus
(1° gennaio 1989), il Papa sottolineò:


“In quanto madre di Cristo, Maria è anche madre della Chiesa, madre dell’umanità, madre di tutte le generazioni dei figli di Dio. Essa è madre e regina della pace. In modo assai opportuno il mio venerato predecessore Paolo VI volle unire la festa della maternità di Maria alla Giornata della Pace, che oggi celebriamo in tutto il mondo. Maria ha generato il Principe della pace, colui che ci dona quello Spirito Santo, il cui frutto principale è proprio la pace”.[1]

In questo brano Maria viene chiamata madre e regina della pace e viene posto in rilievo, attraverso una delle prerogative di Cristo (Principe della pace), un ulteriore legame tra la maternità divina di Maria e la pace: il legame tra la maternità divina, resa possibile da un cuore immacolato e quindi pacifico, e l’oggetto stesso di tale maternità: il Figlio.

Maria non è nella pace solo in quanto essa è condizione per la maternità divina ma anche perché Colui che ella ha generato si identifica con la stessa pace: Egli è la Pace tra Dio e gli uomini. Inoltre, la prerogativa regale di Gesù non ci consente soltanto di esprimere, nei confronti di Maria, il titolo di Madre della pace, ma ci rivela la natura regale della madre.



Durante l’omelia della Messa nello stadio di Mbabane (Swaziland), il 16 settembre 1988, chiamando Gesù Re della pace, Giovanni Paolo II disse:

“Ci presentiamo a lui, il Re della pace. Il suo Regno di pace è anche un Regno di grazia e di verità, di giustizia e di amore. E sua Madre, la Vergine di Nazaret, dice all'angelo dell’annunciazione: «Io sono la serva del Signore» (Lc 1,38). Ed è proprio come serva del Signore che partecipa della natura regale di suo Figlio. Questo è il motivo per cui ella è la Regina della pace”.[2]

Nella medesima occasione precisò il significato del titolo Regina della pace e la modalità del suo servizio:

“La Regina della pace è colei che desidera servire - che desidera soprattutto essere al servizio della missione di riconciliazione e di pace che Gesù suo Figlio ha portato nel mondo. Lei - la Madre del Re della pace - desidera soprattutto servire ed intercedere in modo tale che «la nostra terra darà il suo frutto», il frutto della pace con Dio e tra tutti i popoli. Maria - Regina della pace - desidera soprattutto servire, perché «servire Dio è regnare»”.[3]

Maria, quindi, è colei che desidera essere al servizio della missione di riconciliazione e di pace del Figlio. Quest’ultimo brano ci introduce alla funzione di Maria come colei che desidera servire ed intercedere per la pace con Dio e tra tutti i popoli: è Regina della pace a motivo di ciò.

Il Papa, in occasione della Recita dell’Angelus (2 gennaio 1994), invitò i fedeli a rivolgersi a Maria, Madre e Regina della Pace, sottolineando che Lei mai ha smarrito la pace del cuore e invocando il suo aiuto per le famiglie del mondo intero perché indicasse loro la via sicura dell’amore e della pace:

“Invochiamo Maria, Madre e Regina della Pace. Ella, durante la sua vita terrena, ha conosciuto non poche difficoltà, legate alla quotidiana fatica dell’esistenza. Ma mai ha smarrito la pace del cuore, frutto anche della santità e della serenità di quel singolare focolare domestico. Voglia Ella indicare alle famiglie del mondo intero la via sicura dell’amore e della pace”.[4]

Si evince facilmente come Maria sia stata concepita immacolata e custodita (non senza il suo libero e personale assenso) nella pace con Dio, con sé, con gli uomini e con il creato, affinché si realizzasse la maternità divina (madre di Dio) e universale (madre della Chiesa) e come tutto ciò sia strettamente legato al frutto del suo fiat: il Principe della Pace.


La pace del cuore avvolge Maria sin dal suo concepimento. Ed è proprio in quanto Regina della pace che Maria serve ed intercede perché trionfi la pace tra l’uomo e Dio e tra tutti i popoli. 


Per questo Maria può essere indicata come la via sicura dell’amore e della pace, via cui aspira ogni fedele.

Durante l’omelia del 1° gennaio 1979 in san Pietro, volendo unire la preghiera per la pace alla maternità di Maria, Giovanni Paolo II pregò così:

“«Madre, che sai cosa significa stringere nelle braccia il corpo morto del Figlio, di colui al quale hai dato la vita, risparmia a tutte le madri di questa terra la morte dei loro figli, i tormenti, la schiavitù, la distruzione della guerra, le persecuzioni, i campi di concentramento, le carceri! Conserva loro la gioia della nascita, del sostentamento, dello sviluppo dell’uomo e della sua vita. Nel nome di questa vita, nel nome della nascita del Signore, implora con noi la pace, la giustizia nel mondo! Madre della pace, in tutta la bellezza e maestà della tua maternità, che la Chiesa esalta e il mondo ammira, ti preghiamo: Sii con noi in ogni momento! Fa’ che questo nuovo anno sia un anno di pace, in virtù della nascita e della morte del Tuo figlio!». Amen”.[5]

Come possiamo vedere da quest’ultimo brano, Maria è invocata dal Papa come Madre della pace affinché venga in aiuto di coloro che soffrono e la cui pace è sottoposta a durissime prove: in virtù della sua maternità è invocata perché serva la pace e questa regni nel mondo.


Fr. Cristoforo Amanzi


[1] Giovanni Paolo II, Recita dell’Angelus (1° gennaio 1989) 2: Insegnamenti XII/1 (1989) 12-13.
[2] Giovanni Paolo II, Omelia della Messa nello stadio di Mbabane, Swaziland (16 settembre 1988) 1: Insegnamenti XI/3 (1988) 803.
[3] Giovanni Paolo II, Omelia della Messa nello stadio di Mbabane, Swaziland (16 settembre 1988) 11: Insegnamenti XI/3 (1988) 809.
[4] Giovanni Paolo II, Recita dell’Angelus (2 gennaio 1994) 3: Insegnamenti XVII/1 (1994) 19.
[5] Giovanni Paolo II, Omelia in S.Pietro (1° gennaio 1979) 3: Insegnamenti II (1979) 6.

1 commento:

  1. "Bellissime parole di accorata preghiera che mi riportano indietro nel tempo purtroppo anch'oggi ritornate in auge"

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